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  • Immagine del redattoreDoriana Elia

Sei un procrastinatore della Buonanotte? Revenge bedtime procrastination.



Quante volte ci ritroviamo, dopo una lunga giornata di lavoro, a trascorrere le ore serali scorrendo distrattamente il telefono, Facebook, YouTube, Netflix ….. un attimo prima sono le 21:30, un attimo dopo l'orologio segna l'una di notte!


Risultato? la mattina dopo ci svegliamo esausti, con il telefono sul comodino che suona la sveglia alle sei del mattino.


"Revenge bedtime procrastination". La procrastinazione della buonanotte per vendetta!

E’ un fenomeno psicologico, in cui le persone rimangono sveglie più tardi di quanto desiderino, nel tentativo di avere il controllo della notte, perché percepiscono (forse inconsciamente) di non avere influenza sugli eventi durante il giorno.

Descrive la decisione di sacrificare il sonno per il tempo libero che è guidato da un programma giornaliero privo di tempo libero.

Insomma, ci vendichiamo delle nostre giornate fatte di stress e doveri!

La procrastinazione del sonno è ancora un concetto crescente nella scienza del sonno,.ma è un fenomeno sempre più sentito e comune ai tanti.


PERCHÉ NON VOGLIAMO ANDARE A DORMIRE?


Nel 2014 Il termine bedtime procrastination è apparso la prima volta in uno studio realizzato nei Paesi Bassi.

Nel 2016 è avvenuta l’aggiunta da parte del mondo di internet del termine “revenge” che significa, appunto, “vendetta”.

La procrastinazione di vendetta, prima di coricarsi, si riferisce alla decisione di ritardare il sonno in risposta allo stress o alla mancanza di tempo libero all'inizio della giornata.

L'aggiunta della parola "vendetta" al concetto di procrastinazione della buonanotte è diventata popolare sui social.

Andare a dormire tardi non fa affatto bene al nostro corpo!

Numerosi studi hanno dimostrato che dormire è vitale e avere poche ore di sonno alle spalle influisce sulla salute mentale e fisica.

Il primo che ne risente è l’umore e, non ultimo, il nostro rendimento durante la giornata di lavoro o di studio.


COME CONTRASTARE QUESTO FENOMENO?


Per evitare di andare a letto tardi ed essere vittime di questo fenomeno, secondo gli esperti, ci sono alcune piccole accortezze, al tempo stesso molto importati, da attuare.

Per prima cosa è fondamentale, nella quotidianità, cercare di far convivere il lavoro e il tempo da dedicare a sé tessi.

Direttamente legato al primo punto vi è il secondo: creare una vera e propria tabella di marcia in cui suddividere le ore della giornata tra lavoro e tempo libero. Avere una tabella di marcia porterà ad essere più produttivi, consapevoli di aver fatto più cose nella giornata e, quindi, più stanchi la sera.

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